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mercoledì 4 febbraio 2015

Psicologia AST - Davanti al sociale di Nicola Santacaterina

Prima di scrivere questo Post sulla mia Rete pensata a lungo raggio, per il cambiamento, ho potuto constatare in questo periodo un problema direi, serio. La collettività, non è ancora in grado di ricevere, il cambiamento e la definizione, di massa e mass-media è, un indicatore del declino. L'intelligenza collettiva deve, poter riaffiorare. I controllori della mente altrui, non saprei come definirli diversamente se, non in questo modo; manifestano lo stesso stato psicologico post - moderno. La convinzione di poter capire gli stati pulsionali ed emotivi di tutti è una realtà, riscontrabile in ogni ambito, senza remore. Trovo invece, in questo, una sorta di arroganza e l' assenza di consapevolezza. Lo stato sociale è, lo stesso anche, per quest'ultimi che, si pensano estranei ed eseguono dei test. Sulla collettività,  il test può avere un senso perché, otterremo delle considerazioni statistiche ma, sull'individuo,  l'azione è violenta perché, messo alla prova. Questo scollamento di sensibilità, lascia dei segni nei rapporti sociali perché, l'esecuzione è già nell'azione. La parità invece, pone condizioni, la personalità non ha diritto di esiste perché, sei indagato sui criteri della normalità sociale - la conformità. La sentenza è sempre di morte, il test non lascia, la possibilità, tenta sempre d'ingannarti ma, la personalità trionfa anche, sul risultato negativo quando, il soggetto si dichiara"diverso". I criteri non sono quelli più comodi. Lo studio condotto a livello di test farà, fallire anche, la volontà di aiuto che, non sarà esercita durante il test. Il criterio è primitivo e non esagero, è usato per testare i viventi che, non rientrano tra i primati. Siamo disattenti, alla vita che, ci richiama alla prudenza perché, siamo tutti fragili. L'ascolto c'impegna. Il dialogo è il successo della comunicazione diretta, non si usano i segnali ma, i concetti che, sono più sofisticati, hanno molta più ricchezza, la molteplicità d'intendimento è la prova che, supera il test. L'opinione è diventata il diritto all'interruzione, si parlerà distribuendo il tempo. E' una necessità di sfogo e non una richiesta di ascolto. Il test e l'uso dei segnali, è il metodo inappropriato per classificare la personalità. Ci annovereremo al disopra dei primati, classificandoci con dei test. La soglia dell'assurdità è aggiunta. Ma è un atteggiamento diffuso, possiamo parlare di patologia. La perdita della capacità, di relazionarci è, proprio nel test. Gli eremiti, non sono dei dissociati, hanno solo capito la questione e si allontanano come scelta di vita. Non siamo abbastanza attenti perché, devi dichiaranti eremita, per non essere giudicato, come soggetto problematico - dissociato. Le persone straordinarie, sono motivo d'invidia. La collettività isola la persona straordinaria ridicolizzandola. La storia c'insegna proprio questo. Le pulsioni d'invia hanno anche, determinato la storia. E' un problema sociale ma, anche storico, della specie umana. L'intelligenza collettiva è importante per questo motivo come soglia di superamento. La storia è, costellata d'ingiustizie, abbiamo ucciso e torturato i nostri saggi. Il test della normalità è abbominevole. Se dovessimo dire ad un matto che, è matto, saremo noi ad esserlo, non siamo la cura sociale. Quello che cerchiamo di fare è, di dimostrare la nostra validità, bisognosi di considerazione - accettazione. La realtà ci sfugge e la consapevolezza è, un traguardo per tutti. Solo la vita è un test sulla personalità. Chi avrà una personalità spiccata, avrà raggiunto anche, una sua intelligenza personale, la diversità temuta. Il test usa dei criteri e non delle scelte umane è piuttosto, scolastico, si compila. Strappa al soggetto anche, l' identità. Questa è la condizione difficile della disumanità di un test. Il gruppo tende generalmente a sterminare le straordinarietà. In natura i viventi più straordinari sono in via di estinzione e così, anche tra gli uomini. Le gemme sono ormai proibite e protette dalla natura. Non dimentichiamoci che, pianeta è una forma d'intelligenza che, si rinnova. I saggi sono più forti perché, affrontano da soli le avversità e non temono la morte che, li accompagna. Siamo andati proprio alle radici. E' importante tremare sulle proprie gambe, ritornando indietro. Solo quando, la morte ci afferra, cerchiamo la salvezza e in quell'istante, il saggio ci manca. Deleghiamo ad altri il compito e sarà, un atto di fede. Siamo in uno stato ancora primitivo e ai segnali, dobbiamo sommare anche, questa realtà che, non è una virtù. Non sappiamo ancora nulla ma, gli eremiti conoscono molte più cose e non le diranno. La verità, ci appare velata o segreta. Il saggio indica la Luna e lo stolto guarda il dito ma, aggiungo e completo, la frase il perché, lo stolto guarda che, guarda il dito, non vede il saggio". Nulla di incompiuto e una continuità che, non deve spaventare. Dove guarda l'umanità? Ritorniamo quindi sui segnali. Il messaggio - luci, forme, odori, suoni ecc.. è sintomatico, racchiude il nostro comportamento. L'argomento è complesso ma, la semplicità è, difficile da raggiungere. Vi chiedo quindi, di faticare perché, la conclusione sarà, la vostra ricchezza, a me non serve, sono è mi dichiaro diverso. L'equilibrio è un altro argomento anche, più in auge, nelle tematiche psicologiche che, coinvolge l'equilibrio - fiso/mentale. I controllori della mente altrui, sono convinti, di poter dividere in province la mente e in lobi la materia grigia, osservando gli aspetti più remoti e quelli primari, della destra e della sinistra nel soggetto - comportamenti e orientamenti. I danni della psicologia moderna si vedono, la mente, non ha dei lobi, sono delle visioni postmoderne - immaginazioni. Il cervello è solo un elaboratore dove, si archivieranno e cancelleranno le informazioni a distanza di tempo. Se siamo noi ad immetterle nella materia grigia le informazioni, chi siamo realmente? In natura il comportamento  è completamente e lo sarà anche, l'intelligenza che, non sarà universale ma, dimensionale - propria. Gli scimpanzé più intelligenti, tenderanno a non rispondere dopo i primi segnali e useranno il cibo per stimolarli - lo zuccherino, raccoglieranno solo gli esemplari più stupidi. Tutto questo non ha nulla d'intelligente. Pensate solo all'evoluzione della specie umana. Le scimmie, sono rimaste tali, non si sono trasformate, in esseri umani. I conti non tornano neanche, su questo aspetto - l' evoluzione. L'arroganza sembra, prende il sopravvento in ogni campo e non conosciamo le nostre origini. La prudenza, non ha sinonimi e siamo disattenti - pigri. Se proprio dobbiamo effettuare dei test, consideriamo prima, i nostri fallimenti. Ci sono dei denaturalizzati. Non possiamo riflettere ad alta voce ma, possiamo leggere e pensare a voce sostenuta. I monologhi sono consentiti solo al teatro ma, seguendo un copione per giustificare, la teatralità di eventuale errore o incomprensione. I test sono considerati, più attendibili nei luoghi intimi. Il dialogo è fallito davanti all'idea del test. Qualcosa non ha funzionato. Siamo sempre davanti ad un comportamento sociale perché, alle persone piace spiare - Gossip / Scoop. La personalità la si cerca nei bagni - nel modo di urinare o di pettinarsi. Consideriamo un altro caso. Il segnale rosso, non ha nulla di naturale e l'attraversamento stradale può, causare la morte. E' una misura esagerata per chi cammina in una città. L'autista non si sentirà, responsabile se il segnale sarà verde. Il diritto è nel colore, non nella logica essenziale, il segnale è dominate. Tutto questo, non ha nulla di naturale. Passiamo all'attività cerebrale. Il cervello è un elaboratore delle informazioni esperienziali e usa degli automatismi logici più comuni - abitudini/cultura. La materia grigia è, insufficiente e le informazioni essenziali - di altro livello - saranno archiviate, nella memoria spazio atemporale, chiusa. Avviene una selezione anche, dei pensieri. Abbandonate quindi, le brutte intenzioni, le immagini non si vedono e non si accede senza un motivo, sono sistemi di altro livello -dimensionali, non trasferibili nei soggetti. Non mi dilungherò, su questo argomento, per non essere etichettato come alieno o mago - matematica informale di AST ha accesso. Ci sentiamo nel diritto di poter analizzare gli altri, dopo aver studiato un po' di psicoanalisi - post modernità. Il problema come vi è stato sottoposto è piuttosto diversificato e complesso. Occorre saper ricevere e riconoscere i tempi del proprio cambiamento. Considerate il fruitore di un opera d'arte, ci sono diversi livelli di lettura interpretativa. L' argomento più pericoloso e devastate che, ha dei risvolti gravissimi è invece, la pedofilia che, persistente. E' una idea fissa e brutale. I segnali sono visti ovunque e le pratiche di culto massonico ad essa associate immaginate e presenti in noi, in modo continuo. E' il tema più ricorrente. I casi di pedofilia dovevano essere rari e sbalorditivi. La situazione è fuori controllo ed è presente, in modo sproporzionato nelle scuole pubbliche. E' un' arma per rimuovere gl'insegnanti di ruolo e le persone di rispetto. Il soggetto resterà nel sospetto anche, se assolto. - giudizio morale. Il pensiero non ci distrae ma, ci astrae, ci porta ad un più alto livello. La ripetizione invece, tramite le abitudini, azzerano la creatività quando, il soggetto non è straordinario - conformismo. Ma ci sono anche, molte delle nostre terminologie che, andrebbero rimosse. Vi porto un esempio. L'anima è una idea irreale estrapolata da un' idea reale, da animato, da ciò che è, in movimento. E un verbo "Dio anima".  L'equivoco della traduzione latina che, si è diffusa in tutto il mondo oggi ci appartiene come pilastro sociale, etico e culturale. Se la mente dovrà rimuove delle informazioni, servirà molto coraggio perché, chi non ha un'anima, non è un demonio - sono trasfigurazioni. E con questa frase concludo dopo aver toccato le problematiche più profonde della contemporaneità, dicendo che: le cose cambiano ma, l'uomo resta sempre uguale, il Rinascimento è stato solo un momento, il pensiero è, ancora Medioevale, abbiamo indossato solo l'abito della modernità.
 
Nicola Santacaterina

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